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Vaccino Covid, la Campania prima in Italia per dosi somministrate

La prima fase della campagna vaccinale contro il Coronavirus si conclude in Campania con un risultato che sembra sfidare le leggi della matematica: 68.138 dosi somministrate su 67.020 ricevute.
Nessun dato falsato. Il record del 101,7% di vaccini, con cui la Regione ha conquistato il primo posto in Italia, si deve alla suddivisione in più dosi operata dai vaccinatori in Campania che, come previsto anche dal protocollo Aifa, hanno provedduto all’utilizzo della sesta dose (extra) contenuta nella fiala Pfizer.
A renderlo noto è stato il Ministero della Salute, con il bollettino aggiornato in tempo reale sull’andamento della campagna vaccinale in Italia.
Ultimata il 10 gennaio la somministrazione di tutte le dosi ricevute, la Campania ha però provveduto in breve tempo al reperimento delle nuove dosi del vaccino, arrivate in regione l’11 gennaio, come reso noto dal commissario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri.

Chi ha ricevuto il vaccino fino al 10 gennaio

Sul totale di 68.138 dosi somministrate, 34.754 sono state somministrate a donne, mentre 33.384 a uomini. A ricevere il maggior numero di dosi (18.606) sono stati i cittadini di età compresa tra i 50 e i 59 anni. La somministrazione di 15.799 dosi è stata eseguita a persone tra i 60 e i 69 anni, mentre la fascia d’età 30-39 ha ricevuto 11.932 dosi. Vaccinati anche 5.753 giovani tra i 20 e i 29 anni, e 1.523 cittadini tra i 70 e i 79 anni.
A chiudere, la popolazione più anziana, quella di età compresa tra gli 80 e gli 89 anni e gli ultranovantenni, che hanno ricevuto, rispettivamente 578 e 316 dosi di vaccino.

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Covid: La Campania è la prima regione in Italia per somministrazione di dosi.

Pochi giorni dopo l’inizio della campagna vaccinale, i dati presenti sul sito del Governo sui vaccini anti Covid mostrano la Campania quale prima regione d’Italia per la percentuale di dosi somministrate su quelle consegnate.

Ad avere la precedenza nella somministrazione del vaccino, medici, infermieri e personale sanitario ma anche ospiti di Rsa e cittadini ultranovantenni e over 80.
Nonostante l’ottimo risultato, il Governatore De Luca, in un intervento dei giorni scorsi, ha però fissato per la Campania un obiettivo molto più ambizioso: raggiungere quota 4,2 milioni di cittadini campani vaccinati entro l’anno, sostenendo un ritmo di 20mila somministrazioni al giorno.

“Per farlo” – ha aggiunto il Governatore – occorrerà un’organizzazione rigorosa, straordinaria e senza distrazioni”.

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La “variante inglese” del Covid arriva in Campania: grazie al TIGEM individuati sei passeggeri provenienti da Londra.

Non si arresta lo studio sul sequenziamento genomico del Sars-Cov-2 all’Istituto Telethon di Genetica e Medicina di Pozzuoli.
Sui circa 115 tamponi positivi al Sars-Cov-2, somministrati negli ultimi mesi in Regione Campania dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, i ricercatori del TIGEM hanno identificato e sequenziato la cosiddetta “variante inglese” partendo dall’analisi dei tamponi eseguiti a Capodichino su alcuni passeggeri provenienti da Londra.
Insieme a questa, sono state individuate anche altre 8 diverse varianti, tutte appartenenti al “ceppo B”, largamente diffuse in Europa.

Sequenziato il genoma virale del Sars-Cov-2, il prossimo obiettivo da raggiungere per l’Unità di sequenziamento genomico Covid19 al TIGEM, coordinata dal Professore Davide Cacchiarelli, sarà continuare ad individuarne le varianti per elaborare una prima mappa epidemiologica che permetta di monitorare l’evoluzione pandemica e l’eventuale insorgenza di varianti aggressive o resistenti ai vaccini.

Anche Andrea Ballabio, direttore del TIGEM e coordinatore del progetto di ricerca sul Covid19 finanziato dalla Regione Campania, ha successivamente sottolineato come, tracciare l’evoluzione geografica ed evolutiva del Sars-Cov-2, sia una finalità importantissima ed imprescindibile, in quanto permetterebbe di elaborare efficaci misure di contenimento e prevenire, in questo modo, ulteriori scenari emergenziali.